Educazione allo sviluppo sostenibile - workshop 2014 - foto

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15 aprile 2014 - Le prime riflessioni riguardo al tema dell'ecologia, della sua importanza e delle enormi possibilità che ha l'uomo per impattare meno sull'ambiente. Un piccolo sondaggio raccoglie i desideri e le passioni dei partecipanti, per capire quali di questi sono necessari a darci benessere, quali invece sono superflui e per di più energivori.

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24 aprile 2014 - Si parla di turismo, di programmazione turistica. Quali servizi potrebbe offrire il territorio attorno a Valmontone? E quali le attività commerciali che potrebbero godere di una rivitalizzazione grazie a una buona comunicazione della loro impronta ambientale/culturale? Come ricercare tutti i dati utili alla una mappatura del territorio.

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15 maggio 2014 - Facciamo il punto sull'avanzamento della ricerca dati riguardo il territorio. Poi si parla di prodotti, di design e del ruolo del progettista (che è in ogniuno di noi) per aiutare l'uomo a intraprendere un percorso di rinnovata sintonia con la natura e con le conoscenze tradizionali.

Ci parla di rivalutazione del territorio Diletta Damiano, neo-laureata in Design all'ISIA di Roma, che ha svolto un progetto per i comuni dei monti Lepini; una ricerca universitaria che ha molto da dire, sull'organizzazione e sulla comunicazione di un servizio turistico sostenibile.

 

21 maggio 2014 - Mentre attorno alla scuola si fa manutenzione del verde, in questo periodo estremamente rigoglioso, in classe si parla di rispetto per l'ambiente, di valorizzazione dei prodotti tipici e di tutela della biodiversità. Quali impatti ha la mobilità,quanto i nostri spostamenti influenzano le condizioni ambientali? Analizzando il territorio si individua l'esistente e si cercano nuove strade per offrire un servizio turistico che sfrutti una rete stradale e sentieristica dedicata, maggiormente vivibile. Si lavora anche sulla comunicazione, dei servizi, attraverso una modalità grafica accattivante.

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27 maggio 2014 - Prendendo come ispirazione le bellezze e le tipicità del territorio, si fa attività di laboratorio per progettare una immagine grafica coordinata per la caratterizzazione di una mappa del territorio. Si individua nel Fontanile in località Cacciata il centro nevralgico per fare cultura ecologica. L'acqua diventa protagonista di un'area che accolga i ciclisti, di passaggio tra i sentieri, e i cittadini che a piedi tornano a frequentare la campagna.

Quali contenuti caratterizzare con un'illustrazione che rimandi ad Artena? Forse l'asino! Per Valmontone il Palazzo Doria Panphilj, e il Giglio per Palestrina! La cultura e la tradizione diventano segni, che identificano un territorio e lo rivalutano.

 

6 giugno 2014 - Si progetta! Giù con le matite colorate a ripensare i luoghi di condivisione. Prendendo come riferimento l'area d'interesse, si studiano panche e tavolini, giochi e supporti che rendano maggiormente fruibile l'area attorno al Fontanile. Facciamo brainstorming disegnando, in modo da catturare ogni piccola intuizione: il nido per i pipistrelli, che mangiano le zanzare, il tavolino forato per accogliere i bicchieri e non farli volar via, una segnaletica che spieghi quale strada imbroccare per non perdersi per campi!

 

7 giugno 2014 - al Fontanile della Cacciata - Giornata passata in mezzo al verde della Cacciata, con gli amici in bicicletta dell Ciclo Club di Valmontone e tantissimi bambini. A loro abbiamo spiegato quali sono le nostre intenzioni, cercando la loro immancabile collaborazione creativa. Tutta la cittadinanza, che è stata coinvolta per l'occasione, ha potuto constatare la lungimiranza delle idee che fin ora i ragazzi, supportati dai tutor di Linfa e dal corpo docente, hanno prodotto per "il Fontanile che vorrei".

 

19 settembre 2014 - Con l'apertura dell'anno scolastico iniziano le giornate di laboratorio. Facciamo il punto su quanto fin ora progettato, e si formano i gruppi di lavoro che realizzeranno gli arredi e la segnaletica per rendere più fruibile l'area verde individuata. C'è chi si dedica alla rappresentazione delle essenze vegetali presenti lungo il percorso, chi pensa a cosa scrivere sui segnali per invogliare a "vivere il parco", chi a capire come disassemblare un materiale per salvarlo dalla discarica o dal downcycling, senza farsi male rispettando le norme di sicurezza. Una volta ottenuti i primi pezzi di legno, si comincia ad assemblare e a prendere le misure per produrre i disegni esecutivi di panchine e tavolini.

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25 settembre 2014 - I progetti vanno avanti. Le postazioni di lavoro vedono gran parte dei partecipanti avere a che fare con utensili di falegnameria; seguiti dai tutor, i ragazzi imparano ad usare gli strumenti del mestiere, a impiegare le macchine nel modo corretto e in sicurezza. In un'area più tranquilla, senza trucioli di legno per aria, si ottimizzano i testi, le mappe, le illustrazioni per comunicare al meglio quale è l'idea ecologista dietro la valorizzazione dell'area de La Cacciata.

 

26 settembre 2014 - Si cerca di chiudere ogni progetto, levigando finemente gli oggetti e individuando un'identità cromatica che li accomuni al Fontanile. Panchine e postazione tavolino prendono forma. I ragazzi diventano sempre più indipendenti, impegnati in operazioni anche complesse che li portano a organizzarsi in equipe collaborative. Chi in un primo momento si è dedicato a illustrare le essenze del parco, ora raggiunge i compagni, intenti a realizzare i supporti per le grafiche che hanno disegnando. I più esperti proveranno a insegnare agli altri ciò che si è appreso; in pedagogia questa rappresenta la migliore prassi per indurre un ragazzo ad acquisire una competenza - e ovviamente a creare relazioni.

 

10 ottobre 2014 - Tornano a scuola le targhe di legno, precedentemente assemblate e levigate dai ragazzi; portano i segni di una tecnologia innovativa che riporta fedelmente i disegni e le grafiche elaborate. In questo modo i concetti espressi saranno "indelebili" sui pezzi di legno, realizzati in modo ecologico. Con impregnante e cera biologica vengono lucidate e rese impermeabili tutte le superfici, in modo che possano resistere agli agenti atmosferici. Certo, le sostanze naturali non sono tenaci quanto quelle chimiche, più aggressive, ma di sicuro rispettano l'ambiente. Sarà il legame con il territorio, la cura e la manutensione (caratteristiche che salvaguardano la cultura e l'artigianato) da parte dei suoi cittadini che permetterà a queste strutture di integrarsi con l'ambiente. Si assemblano poi gli ultimi pezzi delle strutture, a loro volta colorati con pigmenti naturali; in tono con il colore naturale del legno, il giallo scelto sta a rappresentare il look bioregionale di cui il Fontanile potrebbe tingersi.

 

14 ottobre 2014 - In occasione della consegna delle magliette del progetto, ai ragazzi partecipanti viene chiesto di fare un compito in classe, che serva per monitorare se i contenuti del corso sono stati effettivamente assimilati. Facendo un riepilogo di quanto realizzato, si sono resi partecipi di ciò che verrà fatto per presentare il progetto alla cittadinanza e ai rappresentanti delle istituzioni.

 

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Comodo vassoio multiuso, che ben si adatta alle differenti superfici su cui viene poggiato. All'occorrenza funge da frugale tavolino da soggiorno.

Interamente realizzato in legno recuperato, "alloca" al meglio scarti di legno difficilmente recuperabili se non in downcycling (truciolari, pellet).

 

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Come tutti gli oggetti della collezione, Regolo è realizzato in legno di risulta. In questo particolare caso vengono impiegati, oltre al legno recuperato da pallet dismessi, listoni impiallacciati di compensato (rimanenze e scarti di parquet) e "regoli" ricavati da vecchie cassette per la frutta.

 

Per gli amanti della lettura in pieno relax, Regolo offre la possibilità di riporre o esporre libri adattandosi a tutti i possibili spessori di mensole, comodini, tavoli. Attraverso un sistema a mollettone può essere agganciato al piano e sostenere in massima sicurezza differenti tipologie di libri, dai tascabili ai romanzi, dalle pubblicazioni fotografiche alle riviste. Nella parte posteriore del leggìo è ricavato uno spazio dove riporre una piccola selezione editoriale; le due guance di legno sostengono i libri in un gioco di camouflage (in questo caso il legno è ricavato da un vecchio infisso).

 

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Regolo è costituito formalmente da differenti piani che si compenetrano, senza particolari vezzi o raccordi. Per questo suo essere "neutro" si integra facilmente in diversi contesti d'arredo, anche classici, ed è particolarmente adatto alla realizzazione di alllestimenti e mostre; libri illustrati e graphic novel spesso non trovano il giusto modo per essere messi in mostra in piccoli spazi espositivi temporanei. La sua facile modalità d'uso potrebbe risultare preziosa nel caso di presentazioni in libreria.

 

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Regolo permette la lettura anche in posizioni non convenzionali. Stando a letto, ad esempio, è possibile leggere rimanendo distesi su un fianco, con la testa poggiata sul cuscino. Basterà ruotare con un semplice gesto il leggio di 90°. Il libro si mantiene bloccato alla tavola, grazie alla tensione sviluppata dal cordino in pelle.

 

Come molti degli oggetti del Laboratorio Linfa, il design di Regolo è ludico; adatto alla relizzazione di differenti configurazioni, Regolo cambia aspetto a seconda del libro che accoglie, assumendo differenti connotazioni espressive.

 

Per chi fosse ancora più esigente, e volesse godersi la lettura in estremo relax, Regolo assume una configurazione più spregiudicata. Una lunga leva mantiene sospeso il piano di lettura, consentendo di leggere a letto o sul divano in posizione supina.

 

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Regolo asseconda il piacere della lettura con un leggìo finalmente all'altezza dei nostri libri preferiti. Accompagna la funzione con una presenza scultorea, che può mimetizzarsi tra i libri sul comodino o fendere lo spazio in un gioco di equilibri.

 

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Regolo è prodotto in differenti misure e versioni.

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La credenza nasce dal recupero e dal reintegro di una vecchia struttura di legno avviata alla discarica.

 

Come ad un pezzo d'antiquariato si attribuisce valore in base alla sua storicità, il mobile contemporaneo, in ottica ambientale, dovrebbe assumere valore quanto più allunga il ciclo di vita, del mobile in se o delle sue componenti.

Credenza Rossa è uno spunto a rivedere il sistema, a pensare in modo non omologato, a proporre un nuovo gusto nell'uso degli oggetti, più attento all'ambiente e meno al valore dato dal pregio dell'essenza impiegata.

 

La sua ordinata tassellatura, la pacatezza dei legni schiariti, incontra la terra rossa, cangiante tra le pieghe di superfici mai perfettamente piane.
A tre ampi cassetti corrispondono in basso tre ante, che permettono l'accesso ad un unico vano diviso in due piani.

Il top, finemente levigato, ha dimensione 45 x 155 cm. L'altezza da terra è di 87 cm.

 

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Le maniglie sono ottenute da legnetti dilavati dal mare e dalle intemperie, recuperati tra i detriti accumulati lungo le spiagge del litorale romano.

 

Con l'aprirsi della stagione estiva molte spiagge vengono ripulite e liberate dai detriti; il più delle volte questi materiali, raccolti e avviati in discarica come rifiuti speciali, sono ancora utilizzabili e assumono proprietà estetiche uniche, che vengono proprio dall'alterazione organica del legno.

 

La superficie delle maniglie si presenta quindi con colori desaturati, tendenti al grigio; la finitura è estremamente levigata, con una naturale rotondità che rende più piacevole e stimolante il gesto di presa.

 

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Credenza Rossa -  ingombro 1550 x 450 x altezza 870 mm

Versione finemente levigata. Trattamento di colorazione e di finitura liscio cerato con prodotti biologici certificati.

1500€ (iva esclusa)

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