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Luigi Cuppone insegna dal 2005 all’Isia (Istituto superiore per le industrie artistiche) di Roma, dove elabora metodologie e approcci per l'insegnamento del corso "Diesegno e rappresentazione per il design"; l'obiettivo principale è quello di far acquisire abilità tecniche per rappresentare il progetto.

 

Della durata di due anni, il corso affronta i diversi metodi per rendere la qualistica dei materiali; a questo si aggiunge un’intenso impegno verso il raggiungimento della piena autonomia del vedere e rappresentare in modo tridimensionale. Lo studio delle texture e delle forme complesse, anche tratte dalla natura, aumenta la capacità di analisi formale.

 

drawing rendering hand made Cuppone ISIA Roma 01

 

Nel secondo anno si affrontano nuovi materiali, nuovi segni identificativi di sistemi produttivi, nuove tecniche. La comunicazione delle tavole di progetto esige un'attenzione al campo compositivo, ai pesi, ai ritmi; agli accordi o disaccordi cromatici; esercitazioni pratiche rendono questi processi della visione, spontanei e immediati, fonte ispiratrice per una comunicazione più originale. Si acquista padronanza nelle presentazioni di progetto, a video e in stampa, con la perfetta gestione della cartella cromatica in quadricromia.

 

drawing rendering hand made Cuppone ISIA Roma 02

 

Qui di seguito una sintesi di esercitazioni, da quelle più vocate allo studio della geometria a quelle dove la ricerca del realismo è d'obbligo. Bisogna tenere a mente che questi elaborati sono frutto dell'eleborazione geometrica a mano di tutti i dati disponibili per la rappresentazione. Vale a dire che non è stata fatta una copia da foto, oppure un disegno "dal vero". Chi vuole disegnare per il design deve avere come obiettivo primario quello di imparare a "metabolizzare", a fare proprie, le forme; ad analizzare le proporzioni, le finiture, il "comportamento" di un materiale, per poi rappresentarlo.

Non rappresentano quindi un punto d'arrivo; i veri risultati del corso si vedranno nel momento in cui il disegno è permeato nell'iter progettuale dello studente come strumento per ricercare e comunicare il progetto.

Non sono quindi disegni di "progettazione" bensì step di un'indagine sensoriale e spaziale che non deve avere fine.

 

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Come vedete, ogni tanto qualcuno riesce nel difficile intento, di disegnare in 2D ciò che deve sembrare in procinto di divenire 3D... se non di più.

Questi gli artefici, in ordine sparso, delle immagini in questa pagina, dal 2005 a oggi: Dana Lupascu, Giulio Assumma, Daniele Bucci, Davide Pau, Gianluca Buttinelli, Lorenzo Sarghini, Ilaria Longo, Gaia Tosti, Valeria Loreti, Diletta Damiano, Francesca Collalti, Sofie Di Bartolomeo, Diana Albo, Matteo Accurso, Marco Sanesi, Francesco Fidani, Gabriele Barzilai, Giulia Gatto, Jessica Massinelli, Marco Napoli, Michela Poggioli, Federica Spera, Matteo Rapisarda, Francesco Piccolo, Francesca Valicchia, Giulia Lauri, Martina Muggiri, Adriano Gazellini, Lisa Leonardelli, Giulia Fanicchia, Maria Chiara Polverini, Francesco Piccolo, Andreea Tepes Billa, Francesca Mungiguerra,Fabio Pulsinelli, Marco Porpora.