Barlento nasce dalla volontà di mettere in atto un cambiamento. Ripudia le logiche consumiste e del gioco d’azzardo in favore della diffusione della cultura, dall’integrazione sociale, dalla condivisione di esperienze tra anziani e bambini, nel rispetto dei diritti dei diversamente abili a muoversi senza ostacoli e di stare con gli altri. Parte dalla conoscenza della propria storia contadina, dalle salutari scelte alimentari, per dare nuova vita, durante tutto l’anno, a un piccolo borgo salentino a pochi km dalle più belle spiagge del Salento.
Sorge nella piazza principale del paese, nei giardini pubblici, e da lì punta ad affrancare concittadini e turisti dalla mancanza di luoghi stimolanti; lo farà attraverso iniziative letterarie, laboratori di upcycling, rassegne teatrali, aperitivi musicali, orti biologici dimostrativi.
Enrica, prendendo in gestione e ristrutturando questo bar, vuole dare un nuovo inizio al suo paese. Perché questo si compia, vuole partire dalla terra, imitando il suo modo unico di ridare vigore a ciò che apparentemente non è ha.
E’ il caso della fatiscente sede del bar, una costruzione anni 70 che si è scelto di far rinascere con le idee e le mani di tanti, con un progetto condiviso ed ecosostenibile che dichiari sin da subito la volontà innovatrice di questo progetto.
Il simbolo che identificherà Barlento sarà la tartaruga marina Caretta Caretta, una specie seriamente minacciata dalle azioni dell’uomo, me che ogni anno imperterrita continua a deporre le sue uova sulle vicine spiaggie. La tartaruga diventa metafora della fragilità di una comunità locale minacciata da uno sviluppo impattante che non le appartiene, di cui non è e non vuole esserne artefice. L’impegno di Barlento sarà quello di permettere che questa bellezza, questa forza, non venga lasciata sola.
I partecipanti saranno ospiti del bed&breakfast attiguo all’area di lavoro per tutta la durata del workshop.
Per i pasti si alterneranno piatti della cucina tradizionale, a base di prodotti tipici,
e menù più salutari e leggeri, più adatti a garantire efficienza e sicurezza sul lavoro.
I partecipanti non dovranno sostenere alcun costo, se non il versamento all’Associazione Linfa della quota sociale d’iscrizione di 30€.
Il viaggio per raggiungere la località sarà ovviamente a carico del partecipante. L’organizzazione sarà a massima disposizione per venire incontro alle esigenze logistiche di ogniuno, con un occhio di riguardo per chi scegliarà una mobilità sostenibile (treno, bus, bicicletta, a piedi).
Chi parteciperà al workshop al Barlento, oltre a imparare l’arte del riciclo del legno, sarà un costruttore di cultura, promotore di uno stile di vita sostenibile. Una settimana in cui prendersi tutto il tempo per imparare, per indagare nuovi confini, geografici e culturali, nuove tecniche. D’altronde si sa che per fare bene le cose, tocca farle con lentezza.
Le lavorazioni, in affiancamento a giovani tutor, si svolgeranno ogni giorno dalle 9:00 alle 19:00 presso lo spazio bar in allestimento.
Con l’aprirsi del workshop, ci saranno già numerosi progetti in cantiere, ma sarà compito del gruppo di partecipanti coordinare il tutto e far sì che la fase di finitura degli arredi sia all’altezza delle aspettative. Ai partecipanti sarà proposto un ampio ventaglio di lavorazioni, in modo che in pochi giorni possano acquisire specifiche competenze, come anche generiche, riguardo il fare ecofalegnameria.
Lo spazio è piccolo e deve essere saggiamente arredato; il progetto di massima prevede più aree funzionali, diversi luoghi dove consumare in prossimità di aree espositive, librerie, scenografie. Il tutto deve integrarsi con l’impianto elettrico e le nuove macchine e arredi acquistati nel circuito dell’usato.
Percorsi obbligati, dati dall’architettura del locale preesistente, si arricchiscono di elementi decorativi in legno nelle loro due accezioni, finemente levigato nei piani d’appoggio orizzontali, tridimensionale e dal forte impatto visivo nelle pale e nelle cornici verticali in patchwork/tarsia.
Un progetto fluido, che deve garantire l’accessibilità a tutti, la fruizione degli spazi esterni corrispondenti ai giardini pubblici e ai futuri orti comunitari; da non tralasciare le aree dedicate alla corretta raccolta differenziata.
Farà sempre parte di questo macro-progetto culturale l’allestimento dell’attiguo palco per spettacoli all’aperto. L’idea è quella di farlo diventare un luogo privilegiato per i bambini, con i quali osservare e costruire durante tutto l’arco dell’anno solare una meridiana funzionante. Il palo della meridiana diventa escamotage per costruire una grande tenda indiana.
Se hai capito che questa è l’esperienza che fa per te, vieni a dare una mano a Enrica a realizzare il suo Barlento.
Doti necessarie: discreta abilità manuale, pazienza, propensione a lavorare in gruppo.
Partecipa scrivendoci all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamandoci al 3204009968; inviaci una tua presentazione (profilo e curriculum o portfolio) entro il 15 febbraio.
Lo staff organizzativo selezionerà i profili adatti a cimentarsi nel workshop, investendo sulla vostra capacità di portare a termine il lavoro nelle tempistiche stabilite, in vista dell’inaugurazione del 3 MARZO.
Se vuoi saperne di più dei workshop di ecodesign di Linfa, e di come si sono svolti nelle passate edizioni, vai a questo link!