Redire: ritorno alla luce
Palazzo Malatestiano - Museo Civico Pinacoteca del Comune di Fano (PU)
Progettazione e realizzazione di un allestimento a basso impatto, con strutture che permettono il pieno reimpiego dei mobili espositori per future esposizioni.
Le strutture sono realizzate in legno massello, supportate da compensato impiallacciato. Pannelli curvati di plexiglass individuano le porzioni espositive, sia per i reperti che per i pannelli illustrativi. Tutti i pezzi sono progettati per poter essere smontati facilmente; risulta quindi maneggevole disassemblare le teche per poterle trasferire e riallestire nei nuovi luoghi.
Le teche conservative rispondono a tutte le necessità di climatizzazione dei reperti: isolamento, monitoraggio ambientale, assorbimento dell'umidità.
I pannelli esplicano la storia del Farsetto e del suo indossatore; evidenziano le finiture sartorialii, le fasi di restauro. Fotografie macro ed illustrazioni sintetiche permettono una fruizione approfondita e più consapevole.
In occasione dell'esposizione dell'abito restaurato del Signore di Fano, si è elaborata l'immagine coordinata e la campagna di comunicazione di tutti gli eventi organizzati dal museo. Dopo un'approfondita conoscenza del personaggio, si è scelto di attribuire importanza alla riesumazione del corpo, e quindi ad un simbolico ritorno in auge del condottiero, della sua storia, racchiusa nel suo abito di corte, indossato al momento della sepoltura. Redire (tornare in latino) vuole suscitare attesa, per un reperto dall'importanza estrema. Tutto l'impianto grafico gira quindi attorno alla luce emanata dal Farsetto, che squarcia l'oscurità di quasi sei secoli in cui il corpo ha riposato nel suo sarcofago. Caratteri lapidari, immagini fotografiche dai colori porpora e oro, disegni realizzati ad hoc che facilitano l'immersione del visitatore nell'atmosfera rinascimentale.
Le teche conservative rispondono a tutte le necessità di climatizzazione dei reperti: isolamento, monitoraggio ambientale, assorbimento dell'umidità.
I pannelli esplicano la storia del Farsetto e del suo indossatore; evidenziano le finiture sartoriali, le fasi di restauro. Fotografie macro ed illustrazioni sintetiche permettono una fruizione approfondita e più consapevole.
Le strutture sono realizzate in legno massello, supportate da compensato impiallacciato. Pannelli curvati di plexiglass individuano le porzioni espositive, sia per i reperti che per i pannelli illustrativi. Tutti i pezzi sono progettati per poter essere smontati facilmente; risulta quindi maneggevole disassemblare le teche per poterle trasferire e riallestire nei nuovi luoghi.
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