Sistemi e manufatti per tutelare ambiente e cultura in Africa
dal 2004 a oggi - Mopti / Sevarè / Tombouctou - MALI
Attraverso una divulgazione semplice, ispirata alla manualistica di settore agrario, si propongono a comunità rurali idee progettuali per migliorare le condizioni ambientali e le terre messe a coltura.
L'obiettivo è quello di innovare i saperi tradizionali, investendo le popolazioni di un ruolo strategico per la conservazione dell'habitat. Un rinnovato artigianato per combattere (attraverso le piante) quello che sembra essere un inesorabile inaridimento della terra.
Se ti interessa il progetto, vedi gli altri video su Youtube o contatta il laboratorio e chiedine una copia ad alta risoluzione. Questo progetto è tutelato dalla normativa sui diritti Creative Commons, che ti permette di sperimentarlo e applicarlo liberamente a patto che non si verifichi alcuna speculazione economica.
Qui sotto qualche immagine esplicativa del progetto.
Sono molte le essenze individuate in qualità di piante ad alto coefficiente di resilienza; queste, selezionate tra quelle autoctone e per questo poco vulnerabili al clima proibitivo della fascia del Sahel, riescono a creare quella complessità tipica degli ecosistemi sani, a bassa entropia e ad alta capacità adattiva. Queste caratteristiche, indispensabili per incrementare le opzioni di riorganizzazione dopo eventi antropici e climatici degeneranti, sono interdipendenti dalla biodiversità delle essenze presenti.
Per ogni progetto portato in sperimentazione, grazie anche allo sviluppo di ipotesi proposte direttamente dagli artigiani locali, si producono più varianti, composte ognuna da fibre vegetali provenienti da differenti tipologie di essenze. Questo perché soltanto utilizzando la massima varietà di piante si garantisce il pieno rispetto dei presupposti di sostenibilità, non sfruttando eccessivamente nessuna delle essenze presenti.
Scopri qui la partecipazione all'autorevole INDEX Award "Design to improve life" di Danimarca
Puoi trovare qui una pubblicazione con ulteriori informazioni sul progetto e l'intervento "Progettare la decrescita" di Luigi Cuppone.